16. Massimi Storici: È il Momento Giusto per Investire?
di Andrea Stevani
9/22/20246 min read
Uno dei dilemmi più comuni tra gli investitori è capire quando sia il momento giusto per entrare sul mercato.
Di fronte a un indice ai massimi storici, molti si chiedono se sia prudente investire subito o attendere una correzione. Questo dubbio è perfettamente legittimo: nessuno vuole comprare al prezzo più alto per poi vedere il proprio investimento svalutarsi nel breve termine.
Tuttavia, la realtà dei mercati finanziari è più complessa di così, e tentare di "cronometrare" il mercato non è sempre la strategia vincente.
In questo post, esploreremo dati storici, analisi statistiche e strategie efficaci per investire con consapevolezza, indipendentemente dalle oscillazioni di breve termine.
Prima di rispondere alla domanda se convenga o meno investire quando un asset è sui massimi, è necessario comprendere cosa significa.
Si dice che un asset è sui massimi quando il suo prezzo raggiunge il valore più alto mai registrato o ritorna a un livello record precedente.
I massimi assoluti si riferiscono al punto più alto mai raggiunto nella storia di un asset, mentre i massimi relativi sono legati a un periodo di tempo specifico.
E ora, a che punto siamo?
I mercati sono piuttosto alti ovunque.
Cominciamo con l'S&P500.
Oggi l'indice delle grandi aziende americane è al suo apice, con un valore di 5.713 punti, il massimo mai registrato nella sua storia.
Anche l'MSCI World e lo STOXX 50, l'indice che rappresenta 50 delle principali società europee, sono sui massimi storici. Il DAX 30, l'indice delle 30 maggiori società tedesche, e il NIKKEI, che include 225 delle principali aziende giapponesi, hanno anch'essi toccato livelli significativi, sebbene il NIKKEI non abbia ancora recuperato il suo picco di fine anni '80, ma è comunque vicino ai massimi dal 1990.
Purtroppo, il nostro FTSE MIB, che rappresenta le 40 principali aziende italiane, è ben lontano dal picco del 2000 di oltre 45.000 punti, attualmente si trova poco sopra i 30.000.
Idem per la Cina, che resta fuori dalla lista dei mercati ai massimi, con l'Hang Seng di Hong Kong che non raggiunge il suo picco da sei anni.
Con i principali mercati azionari ai massimi livelli, ci poniamo la seguente domanda:
È il momento di investire o è meglio attendere una correzione dei mercati?
Il buon senso potrebbe suggerire che, se i mercati hanno raggiunto nuovi record, è probabile che, prima o poi, scendano. Di conseguenza, potrebbe sembrare più saggio attendere una discesa per poter acquistare a prezzi più bassi.
Questo approccio è noto come "Buy the dip", ossia l'idea di investire solo quando il mercato ha subito una correzione, massimizzando così i rendimenti acquistando a prezzi vantaggiosi.
In un mondo ideale, un investitore dovrebbe anche essere in grado di capire quando un asset è ai massimi per vendere prima che i prezzi inizino a calare.
Se hai seguito i temi finanziari di cui parliamo in questo blog e magari hai iniziato a investire, probabilmente ti sarai chiesto almeno una volta: “Ora che i mercati sono saliti tanto, forse è meglio aspettare che scendano prima di investire”.
A mio avviso, questo approccio funziona solo in teoria, ma non nella pratica.
Perché non è possibile prevedere con certezza quando siamo ai massimi o ai minimi?
Apparentemente sembra facile: si compra quando i prezzi sono bassi e si vende quando sono alti.
Tuttavia, il problema principale è che non esiste un modo per sapere con certezza quando si sta toccando un minimo o un massimo nel momento in cui ci si trova in quella situazione.
Questi livelli sono riconoscibili solo a posteriori.
Ad esempio, guardando oggi il grafico dell'S&P500, possiamo dire che il 23 marzo 2020 il mercato ha toccato il minimo. Tuttavia, in quel momento, non c’era modo di sapere se quello fosse il punto più basso o se la discesa sarebbe continuata.
Ora siamo ai massimi, ma ciò non implica necessariamente che i prezzi smetteranno di salire. In qualsiasi momento, abbiamo il 50% di probabilità che il mercato continui a salire o che inizi a scendere.
Solo dopo sarà possibile stabilire quale sia stato il massimo o il minimo di un'azione o di un indice.
Non lasciarti confondere da analisti che cercano di prevedere il futuro del mercato dicendo se i prezzi sono sopravvalutati, sottovalutati o giusti.
Di recente ho analizzato un report su Microsoft dal sito Stockanalysis, che raccoglie le stime di 33 analisti riguardo il Target Price dell'azienda, ossia il valore che dovrebbe riflettere al meglio i fondamentali della società.
Le previsioni di questi analisti, con il prezzo di Microsoft attualmente a 438 dollari, variavano tra 375 e 600 dollari, che è un po' come dire che il 7 febbraio 2030 o pioverà o ci sarà il sole.
Queste previsioni spesso si basano su analisi che utilizzano metriche, tra cui la più comune è il rapporto prezzo/utili (Price to Earnings Ratio), in particolare il rapporto prezzo/utili atteso nei prossimi 12 mesi.
Pertanto, si tratta di una previsione basata su un'altra previsione.
Warren Buffet è diventato una leggenda nel mondo degli investimenti perché non ha mai cercato di fare previsioni. Lui acquista azioni di un'azienda solo quando ritiene che il modello di business sia solido, i prodotti siano di qualità, il management competente e i bilanci solidi, frutto di anni di studio.
La sua filosofia è semplice: se un'azienda è di valore, genererà profitti. Nel breve e medio termine, qualsiasi cosa può succedere.
Quindi, quale sarebbe la strategia da seguire? Siamo destinati a vivere nell'incertezza più totale?
In un certo senso, sì. È fondamentale accettare l'impossibilità di avere pieno controllo su quello che accadrà ai tuoi investimenti.
D'altro canto, la risposta è anche no.
Lasciami spiegare meglio.
Prendiamo ancora come riferimento l'S&P500.
Negli ultimi cento anni, questo indice ha registrato un massimo relativo circa una volta ogni tre mesi. Inoltre, vari studi hanno dimostrato che investire vicino a un picco ha prodotto, nel lungo termine, rendimenti simili a quelli che si sarebbero ottenuti se si fosse investito quando l'indice si trovava sotto del 5% rispetto al massimo.
È importante tenere a mente che, nel lungo periodo, investire sui massimi tende a generare risultati comparabili a quelli ottenuti investendo a livelli più bassi.
Quindi, tornando alla nostra domanda iniziale: è meglio investire durante i massimi o aspettare?
Dal punto di vista statistico, conviene sempre investire in qualsiasi momento, indipendentemente dalle condizioni del mercato.
Poi, se hai la fortuna di trovarti in un momento di forte correzione con liquidità a disposizione, approfittane. Potrai fare un “Buy the dip” e cogliere l'opportunità, ma questo sarà un colpo di fortuna.
Se invece preferisci attendere e cercare di indovinare il momento giusto, tieni presente che il mercato americano, ogni anno, ha circa il 75% di probabilità di chiudere in positivo, influenzando anche gran parte dei mercati globali (vedi il grafico sui rendimenti dell’S&P500 nella Parte 9). Ciò significa che aspettare potrebbe farti perdere l'opportunità di ottenere rendimenti, con il rischio di dover acquistare a prezzi più elevati.
Nel grafico seguente puoi osservare l'andamento dei massimi dell'S&P500 dal 2000 ad oggi.
Puoi intuire facilmente che se il mercato continua a salire, aspettare un minimo potrebbe farti perdere opportunità di guadagno. Investire solo quando il mercato è in calo significa che potresti non partecipare a molte delle crescite, specialmente in un contesto rialzista come quello dell'S&P 500 dal 2014 in poi.
Quando sei in dubbio, e supportato dai dati storici – che, pur non essendo predittivi, sono il miglior riferimento che abbiamo – investi ogni volta che hai risparmi disponibili, sempre rispettando il tuo piano finanziario.
Con questo post non voglio suggerire che si possa investire in qualsiasi indice azionario solo perché i mercati tendono a crescere nel tempo. Assolutamente no.
Il mercato americano, ad oggi è sempre andato su; quello giapponese è andato su fino al 1989, poi ha avuto un tracollo di circa l’80% lungo i 15 anni successivi, e lentamente è risalito fino a quasi recuperare tutto. Altri mercati, invece, non sono andati sempre su.
Quando decidi di investire, devi essere pronto ad affrontare qualsiasi scenario.
Ad oggi, abbiamo un secolo di dati storici che dimostrano come i mercati azionari tendano ad avere una crescita costante, poiché le economie sottostanti aspirano anch'esse a crescere.
Tuttavia, non c'è alcuna garanzia che questo trend debba proseguire indefinitamente, o con la regolarità che potrebbe darti sicurezza.
Il mio consiglio più importante è di pianificare in modo preciso e rigoroso la tua strategia finanziaria, in modo che le fluttuazioni di breve e medio termine del mercato non abbiano un impatto significativo sulle tue decisioni.
La lezione principale?
Se la tua pianificazione finanziaria prevede un investimento a dicembre, allora a dicembre investi, indipendentemente dal prezzo. Se hai impostato un piano di accumulo e hai deciso di investire mensilmente i tuoi risparmi, continua a farlo con costanza.
Ricorda: l'importante non è cercare di indovinare i movimenti del mercato, ma mantenere la rotta verso i tuoi obiettivi finanziari. Pianifica, investi regolarmente e rimani focalizzato sui risultati a lungo termine.
A presto,
Andrea

